27 Luglio 2024
Prima Comunione

PRIME COMUNIONI 2022

“NARRAVANO CIÒ CHE ERA ACCADUTO” (Lc 24,35)

 

Attraverso le testimonianze dei presenti vi raccontiamo i contenuti  e quali sono state le reazioni, le emozioni e le promesse di vita nuova dei ragazzi, genitori e catechisti che hanno compiuto il cammino verso l’incontro con Gesù nella Prima Comunione.

Prima testimonianza: i ragazzi

Come ero nel giorno della mia Prima Comunione?

Tutti ci raccontano che erano emozionati, qualcuno agitato, altri felici.

  • Io ero gioioso al mattino perché avevo davanti tutta la giornata da vivere e alla sera ero felice perché avrei voluto che la giornata si ripetesse.
  • Alla sera sera mi sentivo molto felice perché ora Gesù vive dentro di me.
  • Quando ho mangiato Gesù mi sono sentata libera e felice, con il cuore pieno di gioia.

Che cosa mi ha colpito di più durante la Messa?

Ad alcuni è rimasta impressa la parte dell’omelia di don Carlo che ha sottolineato come Gesù ha promesso il dono dello Spirito per aiutarci a ricordare le sue Parole.

“Mi sono sentito felice dopo la comunione”. È stata la risposta di tutti.

  • Quando ho ricevuto la particola e sono stata con Gesù sono stata bene.
  • Stando con Gesù ho conosciuto un altro pezzo del mio cuore.

Quali frutti ha portato la mia prima comunione?

Sincerità, gentilezza, compassione, stare bene con gli altri, felicità, amore, gioia.

  • Sono stato più attento e concentrato alle parole di don Carlo che ci spiegava il Vangelo.
  • Mi sono sentito diverso, una persona più positiva che aiuta gli altri.
  • Mi ha portato più gioia e maturità.
  • I frutti sono: felicità, amore, gioia, gentilezza che non avevo mai provato in un giorno solo.

Come posso conservare questi frutti?

  • Cercherò di conservarli seguendo Gesù e ascoltando i suoi insegnamenti.
  • Andando ogni domenica a Messa e  ascoltando con attenzione.
  • Li posso conservare e ricordare scrivendoli su un libro.

 Seconda testimonianza: i genitori

Ci siamo incontrati alla scuola dell’infanzia alle 9:45. Era una mattinata molto calda, densa di emozioni e di attesa.

I bambini erano bellissimi nelle loro tuniche bianche. L’atmosfera era gioiosa e colorata grazie all’entusiasmo delle famiglie e alle decorazioni messe ad hoc dai genitori.

Al primo squillo di tromba tutti pronti per partire e raggiungere la chiesa per la celebrazione. La banda ha reso solenne la camminata orgogliosa dei nostri figli accompagnati dai sorrisi emozionati delle famiglie.

Eccoci in chiesa! I bambini consegnano come di rito le calle sull’altare e la celebrazione ha inizio. Grazie ai catechisti e a Don Carlo che hanno pensato a tutto nel minimo dettaglio, la messa è stata molto coinvolgente ed emozionante e il tempo è volato. 

I bambini sono stati i veri protagonisti, partecipi, pronti e consapevoli, merito del profondo percorso di preparazione a questo sacramento.

Il giorno del ritiro alla comunità di Nazareth, don Emilio ci ha spiegato che il pittore Arcabas rappresentava nei suoi dipinti Dio con il colore oro. Il giorno della prima comunione, noi genitori abbiamo rivisto quella luce d’orata proprio nei nostri bambini.

Auguriamo ai nostri figli di conservare questo “oro” nel cuore e di rivolgere sempre lo sguardo verso l’alto. Proprio per questo la festa non poteva finire che con lo sguardo verso il cielo con il lancio dei palloncini!

Grazie a tutta la comunità.

I genitori dei bambini della prima Comunione.

 

Terza testimonianza: i catechisti

“Fate questo in memoria di me”. Così riassumeremmo il cammino che i ragazzi, ma anche i genitori e noi catechisti abbiamo compiuto quest’anno verso la prima comunione. Con questa frase abbiamo scoperto, oppure riscoperto, il senso e l’origine  della messa, in modo speciale nel ritiro alla comunità di Torre de’ Roveri. Qui, attraverso i quadri di Arcabas, abbiamo rivissuto la storia dei discepoli di Emmaus,  in cui noi stessi ci siamo immedesimati, riscoprendo nella loro vicenda ciò che anche noi viviamo nella messa: come loro anche noi spesso ci lasciamo prendere dallo sconforto e dimentichiamo ciò che di bello c’è nella nostra vita, ma proprio quando abbiamo perso ogni speranza ecco Gesù che si fa vicino e presente nella sua Parola e fa ordine nella nostra vita, per prepararci all’incontro con lui alla Cena.
Come i discepoli poi anche noi torniamo alle nostre case carichi di gioia per incontro e desideriamo condividere questo entusiasmo(=avere Dio dentro) anche agli altri.
Infine abbiamo capito ancora una volta quanto fondamentale sia la memoria nel Vangelo della domenica della prima comunione: Gesù promette lo Spirito che farà ricordare ai discepoli le sue parole e i suoi gesti perché li possano vivere e trasmettere, arrivando fino a noi oggi.
Ci auguriamo che questa giornata resti indelebile nelle menti e nei cuori dei ragazzi (ma anche in tutti noi!) come il loro canto di ringraziamento che spesso ritorna nelle nostre menti e che realizzino nella loro vita quello che attraverso questo canto annunciano.

In conclusione possiamo dire che il cammino che abbiamo percorso insieme con questi ragazzi e le loro famiglie talvolta è stato in salita, anche per le difficoltà dovute al covid, ma è stato anche pieno di gioia, un’occasione per crescere nella fede, nella conoscenza reciproca, nell’amicizia.

Vi aspettiamo a settembre per camminare verso le prossime tappe.

Quarta testimonianza: un papà catechista

 Come papà ero contento perché anche mia figlia riceveva il Corpo di Cristo, che é una tappa importante per i cristiani.

Come catechista, anche sono solo un aiuto e forse non un vero catechista, so una cosa: “Ragazzi vi voglio bene”.

Quando si incontra Gesù e si ascolta la sua Parola si trovano risposte alle domande che abbiamo, ma nascono anche nuove sfide e nuove domande.

Il giorno della mia Prima Comunione è stato tanti anni fa; dopo tutti questi anni posso dire che la mia Prima Comunione è stata il mio primo passo del cammino che mi ha portato a voi.

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